L’industria di Brescia sotto accusa per la qualità dell’acqua e dell’aria

Brescia è da anni un centro nevralgico dell’industria pesante in Italia. Ma questo primato economico ha un costo sempre più evidente: l’aria e l’acqua. I cementifici attivi nella zona, pur essendo fondamentali per il comparto edilizio, sono tra i principali responsabili dell’emissione di polveri sottili, in particolare PM10 e PM2.5.

Queste polveri, che derivano dalla combustione di materiali ad alto impatto ambientale si disperdono nell’atmosfera per poi depositarsi sul terreno, minacciando la salute pubblica.
Le analisi condotte negli ultimi anni mostrano un tasso anomalo di polveri nelle zone limitrofe agli impianti industriali, con una qualità dell’aria spesso al di sotto degli standard europei. 

Diminuisce la sicurezza delle fonti d’acqua protette

Pochi sanno, ad esempio, che l’86% dell’acqua potabile distribuita a Brescia proviene da 48 pozzi sotterranei di falda, mentre la storica fonte di Mompiano, che negli anni ’60 copriva oltre la metà del fabbisogno cittadino, oggi contribuisce solo al 14%. Se da un lato la rete idrica cittadina garantisce controlli periodici sull’acqua erogata, il rischio si presenta durante il suo lungo percorso nelle tubature, spesso datate. In queste condizioni, le infiltrazioni dal suolo possono introdurre sostanze nocive come nitrati, PFAS e metalli pesanti

Non tutta l’acqua è però compromessa allo stesso modo. In provincia di Brescia è fondamentale distinguere tra le falde superficiali, vulnerabili e soggette a contaminazioni, e le sorgenti protette in quota, spesso impiegate per l’acqua minerale imbottigliata. Le falde basse ricevono direttamente le infiltrazioni del terreno e risultano frequentemente contaminate da PFAS, solventi, metalli pesanti e nitrati. La loro esposizione è aggravata dalla vicinanza a siti industriali e scarichi agricoli, specialmente nella bassa pianura.

Oltre ad alterarne il gusto, queste sostanze si accumulano nel corpo umano, esponendo i cittadini a effetti tossici a lungo termine. Al contrario, le sorgenti in quota, protette da strati geologici impermeabili e lontane da insediamenti produttivi, offrono acqua microbiologicamente pura, una risorsa che resta sicura, ma che oggi copre solo una piccola parte del fabbisogno idrico urbano.

Le ricadute sulla salute pubblica e l’allarme delle famiglie

Il quadro complessivo preoccupa cittadini e autorità. Sono sempre più numerosi i casi di patologie come allergie nei bambini e disfunzioni ormonali che potrebbero essere correlati all’ambiente contaminato. Studi epidemiologici locali iniziano a collegare l’incidenza di alcune malattie con le aree più esposte agli inquinanti atmosferici e idrici. In questo contesto, le famiglie si trovano spesso a dover scegliere soluzioni individuali per proteggersi: purificatori d’aria, depuratori d’acqua a osmosi inversa, analisi private. Una forma di “auto-difesa domestica” sempre più utilizzata.

I limiti delle contromisure: bonifiche lente e non sempre efficaci

Il Comune di Brescia e la Regione Lombardia hanno avviato alcune azioni di contenimento, come incentivi alla riduzione delle emissioni, filtri industriali più performanti e piani di bonifica mirati. Tuttavia, le misure adottate sembrano non bastare. Le emissioni dei cementifici, pur monitorate, restano elevate, e le bonifiche delle falde richiedono tempi lunghi e investimenti importanti. Molti residenti ignorano la reale entità del problema, serve una maggiore trasparenza e una campagna di sensibilizzazione su scala provinciale per ristabilire un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.

Cosa si può fare subito: più prevenzione domestica e consapevolezza

Nell’attesa di un intervento pubblico più deciso, sono molte le aziende specializzate che propongono soluzioni di filtrazione domestica avanzata. Tra queste, Purhy ha sviluppato depuratori dotati di filtri a separazione molecolare, in grado di rimuovere PFAS, metalli pesanti e altre sostanze contaminanti, offrendo così una protezione efficace contro le infiltrazioni nocive.  Anche l’informazione gioca un ruolo chiave: “Conoscere i limiti di legge, fare delle analisi dell’acqua e rimanere aggiornati è il primo passo per esercitare un controllo consapevole sulla propria salute.

Un futuro da riscrivere: sostenibilità e responsabilità condivisa

Brescia si trova oggi a un bivio. Da un lato, la vocazione industriale che ha reso prospero il territorio; dall’altro, l’urgenza di una transizione ecologica che ponga la salute e l’ambiente al centro delle politiche pubbliche. Non è più tempo di compromessi, serve un nuovo modello di sviluppo che consideri aria e acqua non come costi esterni, ma come beni comuni da preservare. Il risveglio ambientale, già evidente in parte della cittadinanza, va sostenuto da una governance responsabile, da un’informazione onesta e da investimenti concreti. Solo così Brescia potrà continuare a crescere, senza rinunciare alla salute di chi la abita.

Scegli il tuo purificatore personalizzato.

Purhy DepuratorePasso 1 di 4
Decidi come preferisci bere la tua acqua depurata
Puoi selezionare più tipi di funzioni simultaneamente in base ai tuoi gusti

*Disclaimer: Le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere del medico.


https://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-acqua-inquinata.html

Corriere Bresciahttps://brescia.corriere.it › cronacaPioggia record, la falda sale di 10 metri e sotto la Caffaro si riempie di veleni

www.quibrescia.it/ambiente/2024/10/01/pfas-acque-senza-veleni-campionamenti-anche-nel-bresciano/720348/

INSTALLAZIONE

Un tecnico specializzato verrà a casa tua per installarare il depuratore

PAGAMENTI

Potrai decidere il tipo di pagamento in base alle tue necessità

GARANZIA 14 ANNI

I nostri depuratori hanno una garanzia completa di 14 anni.

HAI ALTRE DOMANDE?

Leggi la pagina delle domande frequenti, Troverai la tua risposta.

Carrello
Torna in alto