Perchè sarebbe meglio evitare l’acqua in bottiglia?
Per via dell’irraggiamento solare e delle elevate temperature, le confezioni d’acqua delle bottiglie di plastica possono rilasciare delle sostanze chimiche tossiche. Leggi le nostre soluzioni.
Scopri tutti i motivi per cui non dovresti acquistare acqua nelle bottiglie di plastica.
Non basta semplicemente mettere le nostre bottiglie d’acqua appena acquistate in casa o in cantina al fresco, perché purtroppo durante il trasporto su strada nei camion e lo stoccaggio dei supermercati (indipendentemente dalla marca), le bottiglie possono rimanere per ore o addirittura per giorni esposte al calore o anche nel peggiore dei casi alla luce solare diretta.
La legge considera reato l’esposizione diretta al sole delle bottiglie d’acqua*, ma sull’etichetta è evidenziato che devono venire anche conservate in un luogo fresco.
Durante la movimentazione su ruote in estate, può accadere che interi bancali di bottiglie di plastica rimangano a temperature elevate per molto tempo, aumentando la possibilità che nell’acqua ci sia un rilascio di sostanze chimiche potenzialmente nocive per la salute umana. Questo fenomeno può creare problemi e richiede dunque una comprensione approfondita da parte di tutti.
Elenco delle Sostanze chimiche nell’acqua in bottiglia.
La maggior parte delle bottiglie per l’acqua da bere è realizzata in PET (polietilentereftalato), un polimero relativamente stabile. Tuttavia, verso i 35 C° (un furgone sotto il sole può arrivare anche oltre i 40 C°), il PET può subire una degradazione chimica, liberando composti come acetaldeide, formaldeide e bisfenolo.
Di seguito vi elenchiamo le le principali sostanze chimiche liberate dalle bottiglie di plastica esposte al sole.
- Acetaldeide e formaldeide: Queste sostanze volatili sono classificate come cancerogene possibili dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Possono causare potenziali effetti neurotossici e genotossici.
- Antimonio: Un metallo tossico che può influenzare negativamente il sistema cardiovascolare, gastrointestinale e immunitario. Studi hanno rilevato un aumento dei livelli di antimonio nell’acqua di bottiglie PET esposte a temperature elevate.
- Bisfenolo A (BPA): Sebbene il BPA stia venendo gradualmente eliminato dalla produzione di bottiglie ad uso alimentare a causa dei suoi potenziali effetti sul sistema endocrino, alcune marche e bottiglie potrebbero ancora contenerlo. L’esposizione al calore può accelerarne il rilascio.
Non solo, le elevate temperature possono favorire anche il proliferare di batteri e microscopiche alghe, in particolar modo se l’acqua è naturale, meglio in caso la frizzante, visto che l’anidride carbonica ha un ottima azione batteriostatica per la conservazione degli alimenti.
Però prima di passare definitivamente all’acqua del rubinetto, bisogna sapere che purtroppo non è sempre buona come dovrebbe essere, infatti ci sono delle sostanze chimiche come cloro e metalli pesanti che andrebbero prima controllati e in caso eliminati.
Nelle bottiglie di plastica vengono rilasciate anche nanoplastiche.
L’esposizione al calore delle bottiglie di plastica, oltre a favorire il rilascio di sostanze chimiche nocive, accelera anche il distacco di microplastiche o in questo caso meglio chiamarle nanoplastiche. Le nanoplastiche sono frammenti di plastica minuscoli, con dimensioni inferiori ai 100 nanometri, che possono fuoriuscire dalle bottiglie durante il loro deterioramento. Questo processo viene amplificato da diversi fattori come i raggi UV, gli sbalzi termici e lo stress meccanico, che “deteriorano” prematuramente la plastica delle bottiglie facendo rilasciare nanoplastiche.
- Degradazione fotochimica: I raggi UV del sole scindono le lunghe catene molecolari del PET, generando frammenti più piccoli, tra cui le nanoplastiche.
- Aumento della permeabilità: Le alte temperature aumentano la permeabilità del materiale plastico, facilitando la migrazione di sostanze chimiche e nanoplastiche nell’acqua.
- Stress meccanico: L’esposizione a temperature elevate e sbalzi termici può causare microfratture nel materiale plastico, creando vie di fuga per le nanoplastiche.
Le nanoplastiche, una volta rilasciate, possono contaminare l’acqua e l’ambiente, con potenziali conseguenze negative per la salute umana e degli ecosistemi. Studi scientifici hanno dimostrato che le nanoplastiche possono:
- Incorporarsi nella catena alimentare: una volta ingerite dagli organismi, possono risalire la catena alimentare fino all’uomo.
- Causare danni cellulari: Possono indurre stress ossidativo e infiammazione, con potenziali effetti sul sistema immunitario, riproduttivo e neurologico.
- Interferire con i processi biologici: Possono alterare l’assorbimento di nutrienti e la funzionalità di organi e apparati come a livello endocrino.
Come contrastare il problema delle microplastiche rilasciate dalle bottiglie di plastica:
- Ridurre l’utilizzo di bottiglie in plastica: Preferire alternative come borracce in vetro o acciaio inossidabile riempite con acqua purificata.
(UN DEPURATORE A SEPARAZIONE MOLECOLARE ELIMINA IL PROBLEMA ALLA FONTE!) - Evitare di esporre le bottiglie in plastica agli sbalzi di temperatura: Non lasciare le bottiglie d’acqua in auto o all’esterno per molto tempo.
- Non riutilizzare le vecchie bottiglie di plastica. Una volta terminata l’acqua è meglio non riempire nuovamente la bottiglia con altri liquidi o bevande per evitare che si degradi e rilasci troppe nanoplastiche o altre sostanze nocive.
- Smaltire correttamente le bottiglie in plastica: Seguire le indicazioni per il riciclo locale della plastica per garantire un corretto smaltimento.
Raccomandazioni per un consumo sicuro dell’acqua in bottiglia.
Più alta è la temperatura, maggiore è la velocità di degradazione del PET e di conseguenza, il rilascio di sostanze chimiche tossiche dalle bottiglie di plastica. Per minimizzare il rischio raccomandiamo alcune precauzioni da seguire scrupolosamente.
- Evitare di esporre le bottiglie d’acqua alla luce solare diretta, soprattutto per periodi prolungati.
- Non lasciare le bottiglie d’acqua in auto o in altri ambienti caldi.
- Preferire bottiglie in vetro o acciaio inossidabile, quando possibile.
- In caso di dubbi sulla sicurezza di una bottiglia d’acqua, è consigliabile non consumarne il contenuto.
Soluzioni alternative con un depuratore d’acqua.
Oltre alle precauzioni elencate in precedenza per minimizzare il rilascio di sostanze nocive dalle bottiglie di plastica, è importante sottolineare l’esistenza di una valida alternativa: l’utilizzo di un depuratore domestico con filtro a separazione molecolare.
I vantaggi di usare un purificatore d’acqua:
- Riduzione dell’impatto ambientale: Elimina l’acquisto di bottiglie in plastica usa e getta, diminuendo la produzione di rifiuti e l’inquinamento associato.
- Accesso ad acqua di qualità: I depuratori moderni garantiscono un’acqua depurata da cloro, impurità e microrganismi, offrendo un prodotto sicuro e dal sapore gradevole.
- Risparmio economico: Nel lungo periodo, l’installazione di un depuratore con gasatore può risultare più conveniente rispetto all’acquisto costante di acqua in bottiglia.
- Comodità: L’acqua frizzante è sempre a disposizione, erogata direttamente dal rubinetto, senza la necessità di trasportare bottiglie pesanti.
Funzionamento del depuratore con gasatore:
Se siete degli utilizzatori di acqua gasata, alcuni tipi di depuratori sono dotati di un gasatore integrato ad un sistema di filtrazione avanzata, che elimina le impurità dall’acqua di rete. Successivamente, l’acqua può venire anche refrigerata e addizionata con anidride carbonica, permettendo di ottenere acqua frizzante o naturale a seconda delle preferenze.
Aspetti da considerare:
- Costo iniziale: L’installazione di un depuratore con gasatore richiede un investimento iniziale, che varia a seconda del modello e delle caratteristiche.
- Manutenzione: I depuratori necessitano di una manutenzione periodica per garantirne il corretto funzionamento e l’efficienza.
- Spazio: L’unità di depurazione e gasatura occupa un certo spazio sotto il lavello della cucina, tuttavia alcuni modelli danno la possibilità di essere installati nello zoccolo, senza forare il lavello.
Conclusioni sull’uso delle bottiglie di plastica.
Sebbene il rischio immediato associato al consumo di acqua in bottiglie in plastica sia basso, è importante adottare precauzioni per minimizzare l’esposizione a potenziali sostanze chimiche nocive e al loro accumulo per lunghi periodi di tempo.
L’utilizzo di un depuratore d’acqua rappresenta una scelta ecologica, economica e vantaggiosa per chi desidera bere acqua di qualità ed evitare le problematiche legate alle bottiglie di plastica. L’investimento iniziale si ripaga nel tempo, con un risparmio significativo e un minor impatto ambientale.
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Riferimenti:
*Con la pronuncia n. 39037 del 2018 la Cassazione stabilisce che l’esercente che detenga le confezioni d’acqua al sole, a prescindere dal tempo di esposizione, debba essere sanzionato con l’ammenda di Euro 1.500. La vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione, come disciplinato dalla Legge 283 del 1962, art. 5 lett. b), è qualificato come reato di pericolo.
https://www.nationalgeographic.it/ambiente/2020/04/esposte-ad-alte-temperature-le-bottiglie-di-plastica-possono-diventare-pericolose-per-la-salute
https://www.farmamedica.it/perche-pericoloso-bere-lacqua-delle-bottiglie-plastica-lasci-esposte-al-sole/